
SKICC: più energia alla soia, anche in condizioni difficili

Negli ultimi anni, la coltura della soia ha assunto un ruolo strategico anche per l’agricoltura italiana, grazie alla sua capacità di arricchire i sistemi colturali e offrire un’alternativa sostenibile alle leguminose da granella. Tuttavia, per esprimere appieno il proprio potenziale produttivo, la soia richiede un’elevata efficienza fotosintetica e un’assimilazione ottimale degli elementi nutritivi, in particolare durante fasi fenologiche cruciali come la formazione dei noduli, la fioritura e l’allegagione.
Proprio su questi aspetti si concentra SKICC, il biostimolante fisiologico di K-Adriatica, già noto per i suoi effetti positivi sulla sintesi della clorofilla, sull’efficienza d’uso dei nutrienti (NUE) e sulla produttività. Una recente prova sperimentale condotta in Brasile, presso il centro GAPES (Goiás), ne ha confermato l’efficacia anche in condizioni ambientali particolarmente sfidanti, caratterizzate da stress da bassa radiazione luminosa, dovuto a frequente copertura nuvolosa e abbondanti precipitazioni.
Prove in campo in Brasile: SKICC conferma il suo valore
Nel contesto di un piano triennale di introduzione, nella stagione 2024/2025, SKICC è stato confrontato con altri biostimolanti di mercato e con un controllo non trattato, su varietà ‘Guepardo’ di soia. Il protocollo più efficace è risultato quello con applicazione alla semina e in V2, che ha determinato un incremento della resa di circa il 10% rispetto al controllo (5,15 t/ha contro 4,7 t/ha), superando la maggior parte dei prodotti testati. Un dato che indica una tendenza chiara e ripetuta al miglioramento produttivo e che conferma quanto già osservato negli anni precedenti, quando SKICC aveva dimostrato di incrementare la concentrazione di clorofilla, migliorare l’assorbimento e la redistribuzione del calcio e del boro, e sostenere fioritura e allegagione anche in condizioni sub-ottimali.
I risultati delle prove con SKICC sono coerenti con quanto emerso da uno studio condotto dall’Università di San Paolo, pubblicato sulla rivista Plants (Galeriani et al., 2022). La ricerca ha dimostrato che un singolo trattamento fogliare di calcio e boro all’inizio della fioritura può migliorare l’efficienza fotosintetica e aumentare sensibilmente la produttività della soia.
In particolare, negli appezzamenti trattati si è registrato un incremento del numero di baccelli e della resa in semi per pianta del 10–13% rispetto ai controlli, senza impatti negativi sulla qualità del seme.
SKICC apporta calcio e boro in forme ad alta disponibilità, integrate dalla presenza di glicina, amminoacido essenziale nei processi di sintesi della clorofilla e di regolazione metabolica. Questa formulazione è particolarmente efficace nel:
- sostenere la fotosintesi, anche in condizioni di scarsa luminosità;
- migliorare l’allegagione e la qualità dei baccelli;
- ottimizzare l’efficienza nutrizionale della pianta nei momenti di maggiore richiesta.
Le fasi più efficaci per l’applicazione di SKICC sono:
- V4: sviluppo vegetativo avanzato, per potenziare l’attività fotosintetica;
- R1–R2: inizio fioritura e allegagione, fase in cui calcio e boro diventano determinanti;
- V2 o in solco alla semina, in aree soggette a stress precoce (idrico o luminoso), per stimolare lo sviluppo radicale e la robustezza iniziale della pianta.
I risultati delle prove in campo, sia in Sud America che in contesti più vicini a noi, dimostrano come SKICC sia un biostimolante efficace per valorizzare il potenziale produttivo della soia, soprattutto quando si voglia ottimizzare la nutrizione nelle fasi riproduttive o intervenire in condizioni ambientali limitanti. Inserito in una strategia nutrizionale mirata, rappresenta una leva concreta per aumentare resa, efficienza e stabilità produttiva, nel segno di un’agricoltura moderna e sostenibile.
